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Dopo il successo di chatbot come Siri e di Cortana, è ormai indiscussa la popolarità e la familiarità che gli utenti hanno acquisito nell’interagire con gli assistenti virtuali. Utilizzati dalle aziende per fornire supporto, assistenza o per procacciare occasioni di vendita, i chatbot forniscono, in una parola, un’esperienza cliente arricchita e volta a incrementarne l’engagement. Il trend lanciato da Microsoft e da Apple non poteva non essere seguito dagli altri big player del mondo digital, come Facebook e Google. Il primo ha incrementato nella propria piattaforma di messaggistica istantanea, Messenger, il Bots on Messenger, capace di creare un assistente virtuale nativo all’interno dei messaggi della grande F blu. Ovviamente il gigante di Mountain View non poteva restare fermo a guardare e ha creato il suo attesissimo chatbot, che sarà rilasciato man mano in diversi paesi; i primi fortunati? Quelli anglosassoni. La competizione in ambito chatbot è altissima.

Quale deve essere l’architettura di un chatbot?

In primis, un chatbot dovrebbe essere multicanale e quindi integrare diversi contenuti e possibilità di inserire link esterni che forniscano all’utente la migliore risposta. L’assistente virtuale, inoltre, dovrebbe essere in grado di fornire un’esperienza utente il più naturale possibile, in grado di contestualizzare le domande e rispondere correttamente. Infine, dovrebbe essere vicino alle tecnologie comunemente usate dai consumatori, per non creare il fastidio agli utenti di dover “imparare” un nuovo modo di comunicare.

Il punto di forza dei chatbot

Il punto di forza, nonché la caratteristica su cui dovrebbero puntare gli assistenti virtuali, dovrebbe essere quella della naturalezza della conversazione. Riuscire a sposare la necessità degli utenti di dialogare in modo semplice e senza eccessivi sforzi dovrebbe essere il punto di partenza, piuttosto che la meta di simili tecnologie. Un insegnamento ben seguito da ADA, il chatbot made in casa The Digital Box, che si avvale delle ultime feature create in ambito di AI (Intelligenza Artificiale) per far sì che il consumatore possa “chiacchierare” naturalmente come farebbe con un’altra persona. Curioso di provarlo? Contattaci e saremo felici di regalarti una demo gratuita.